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RistopiùNews - Notizie dal mondo della ristorazione a cura di Ristopiù Lombardia SpA

Notizie dal mondo della ristorazione a cura di Ristopiù Lombardia SpA

Oggi si mangia alla tedesca


O meglio, si mangia alla tedesca secondo l’idea che gli italiani hanno della cucina germanica. I mesi che ci separano dall’Oktoberfest sono davvero ricchi di opportunità, per gli operatori della ristorazione. I consumatori adorano lo spirito goliardico e simpatico che si crea attorno all’evento celebrativo della birra, approfittarne in senso positivo può essere di sicuro successo.

Per colpire il consumatore è necessario proporgli la “Germania nel piatto” secondo i classici della tradizione, che possono per esempio essere rappresentati da wurstel e crauti accompagnati dal tipico brezel, il pane intrecciato con tre buchi, ricoperto di sale grosso.

Partiamo con i wurstel: probabilmente ne esistono tanti quanti gli abitanti della Germania, a livello di forma e ingredienti. Il mito che va sfatato è quello della loro scarsa qualità: sul mercato si trovano ottimi prodotti, gustosi e sicuri. Il palato può essere conquistato dai wurstel di vitello, ma anche di suino; dalle salsiccette di piccola dimensione bianche (chiamate di Norimberga), o dalla salsiccia bianca di Monaco; o ancora dai Wiener wurstel, allungati. A seconda delle preferenze del cliente, è possibile una cottura o alla piastra oppure in acqua.

Il gusto del wurstel si completa in abbinamento ai crauti (che possono essere serviti caldi, freddi, conditi o arricchiti con pancetta). Un piatto di questo genere, alla tedesca, comprende sempre almeno una salsa (meglio se senape) ed è accompagnato dal pane. In questo caso non si parla del pane morbido italiano, ma di un prodotto del tutto diverso, il brezel (o bretzel), appunto. La sua origine pare si perda nella notte dei tempi, nei monasteri francesi e del nord Italia: sia come sia, oggi è un “must” dei Paesi nordici e degli Stati Uniti. Il pane a forma di nodo (o di braccia intrecciate) viene preparato secondo una lavorazione chiamata laugengeback, che gli conferisce un aspetto lucido e dorato. Le varianti dei brezel sono tantissime (con semi di papavero, morbidi, duri, anche dolci e glassati). Per rendere ancora più “Oktoberfest” il proprio locale, è possibile disporre i brezel secondo la moda altoatesina, ovvero in bella vista, sull’Albero del brezel. Per saperne di più www.ristopiulombardia.it

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