Storie di Successo – 1
2 Settembre 2020
Passione, entusiasmo e il desiderio di non essere il solito locale sono le caratteristiche che animano il team di “Al Chiosco del Ghezzi”, che prende il nome proprio dal parco che lo ospita, nel cuore di Novate Milanese.
Un fitto calendario di eventi era già stato programmato per animare tutto il 2020 poi la pandemia, il parco chiuso, l’impossibilità di riaprire, una stagione persa…invece no.
Ecco cosa è successo, a raccontarlo sono Anna e Antonella, che insieme a Moreno sono l’anima di questo locale.
Avete introdotto il delivery, quali sono state le prime cose che avete fatto?
Gli elementi fondamentali sono stati comunicazione e organizzazione della consegna.
Abbiamo comunicato il nuovo servizio tramite la nostra pagina Facebook e Instagram, stampato volantini che abbiamo lasciato nelle caselle condominiali e inviato messaggi nel nostro gruppo broadcast.
Per la consegna siamo andati solo su ordinazione: gli ordini dovevano arrivare entro le 21.00 del giorno prima e la consegna, nel solo comune di Novate, era garantita dalle 8.30 alle 10.00. Il primo giorno è partito con il botto: abbiamo consegnato 110 brioche e, ad essere onesti, non lo immaginavamo.
Per scelta non abbiamo introdotto nella nostra offerta anche caffè e cappuccino: non eravamo strutturati per poter garantire che il prodotto giungesse a casa del cliente come appena preparato e quindi abbiamo evitato. Il delivery ci ha fatto molta pubblicità; il ritorno si sta vedendo ora.
Quali sono, se ci sono, i cambiamenti di consumo e di abitudine della vostra clientela?
Quello che abbiamo notato è un allungamento dei tempi delle fasce orarie di consumo. Prima tra colazione, pranzo e aperitivo, i nostri tre cavalli di battaglia, c’erano dei tempi morti, ora invece no.
I tempi del pranzo si sono allungati molto: dalle 12.00 alle 15.00. A seguire arrivano subito i clienti interessati al break di metà pomeriggio e, a chiudere, quelli dell’aperitivo. Insomma, è una giornata no stop da quando apriamo a quando chiudiamo. Abbiamo notato anche molta clientela nuova che viene anche da “fuori”, ad esempio Milano o Buccinasco. Alcuni arrivano a noi grazie al passaparola, altri grazie alla ricerca in rete; abbiamo l’impressione che, ora come ora, i clienti cerchino molto su internet locali all’aperto. Anche i social ci hanno dato una mano. In ultimo abbiamo aggiornato il nostro menù introducendo il poke con ottimi riscontri da parte dei nostri clienti.
Quali novità e obiettivi avete ora?
Quando abbiamo preso in gestione l’attività, ci siamo ripromessi di non essere il classico locale: vogliamo far vivere un’esperienza ai nostri clienti, vogliamo farli sentire a casa loro, ma regalando qualcosa in più. Per quest’anno avevamo previsto un fitto calendario di eventi: dalla cena in bianco, allo street food, dagli eventi culturali, alla serata sushi…insomma, c’era l’imbarazzo della scelta per accontentare tutti!
Con gli anni e grazie anche a questi eventi, all’attenzione per i temi sociali o che riguardano il territorio, oltre che alla collaborazione con le associazioni locali con le quali vengono preparati i contenuti proposti durante alcuni eventi particolari, siamo diventati un centro di aggregazione: di questo siamo molto fieri e orgogliosi.
Purtroppo tutto è stato bloccato, ma la festa è solo rimandata. Appena avremo l’ok a procedere riprenderemo la programmazione dei nostri eventi.
Per ora, la grande novità rispetto all’anno scorso è l’apertura serale: giovedì, venerdì e sabato siamo aperti fino a mezzanotte.
Questo ci ha permesso di ampliare ulteriormente il nostro target, raggiungendo anche i più giovani.
Un aspetto non l’abbiamo cambiato e non lo cambieremo mai: lavorare con il sorriso, fermandoci a parlare con i clienti.
Una delle cose più belle che ci ha detto una cliente dopo la riapertura è stata: “Mi è mancato il chiosco ma, più di tutto mi siete mancate voi”.
Elena Ronzoni