
Immobiliare, calano le compravendite
29 Giugno 2023
Francesco Megna, responsabile settore Banking
Prevista una riduzione del 10% nel 2023. Tra la cause: prezzi alti delle abitazioni e aumento dei tassi di interesse sui mutui. Prosegue il trend negativo del settore immobiliare.
Dopo un calo del 2% circa registrato negli ultimi tre mesi dello scorso anno rispetto allo stesso periodo del 2021, il primo trimestre del 2023 si è chiuso con un’ulteriore diminuzione dell’8% circa. Probabilmente subirà un calo significativo nell’anno in corso: un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati quando il settore ha registrato una forte crescita.
Crescono anche gli affitti:+ 2% in un mese
Tra i fattori determinanti, l’aumento del costo delle case, che rende complicato l’acquisto per molte persone. Gli affitti sono in costante crescita con un aumento del 2% circa in un mese (Maggio su Aprile) mentre i prezzi di vendita nello stesso periodo crescono dello 0,3%. Rispetto allo scorso anno gli affitti sono aumentati del 7% mentre i prezzi di vendita sono cresciuti del 3% circa arrivando a oltre 2.100 euro al mq.
Il rialzo dei tassi, assieme a nuovi elementi di carattere macro, quali l’instabilità geopolitica e i suoi impatti sull’economia mondiale, l’attuale trend inflazionistico e la paura di una possibile recessione, frenano il mercato immobiliare dopo anni di crescita continua. Il deciso aumento dei tassi di interesse si riflette in un evidente calo del potere di acquisto da parte delle famiglie
In base a determinati calcoli infatti i nuovi richiedenti, a parità di entrate devono oggi confrontarsi con una riduzione del proprio potere di acquisto abitazione di oltre il 20%. Di fronte a questo scenario la scelta per molte famiglie diventa quella di rinviare l’idea di comprar casa. Soprattutto per il rilevante segmento di mercato degli under 36 che continuano a ridurre il loro peso sul totale dei richiedenti mutuo. Per la ripartenza delle domande in forte flessione del -23% sul 2022 e del -24% sul primo trimestre 2023 sarà indispensabile che i nuovi mutuatari individuino condizioni più vantaggiose, soprattutto in ambito prospettive di crescita economica e in ambito prezzi dell’immobiliare e mutui casa. In quest’ottica, la proroga sino al 30.06.2023 delle agevolazioni Fondo di Garanzia Prima Casa Consap e la proporzione da parte di principali istituti di credito di nuove offerte mutuo dedicate ai più giovani con durate sino ai 40 anni rappresentano un primo incentivo alla ripresa della domanda in generale.