Pane, la sfida è per la qualità
24 Agosto 2018
Quanto pane, focaccia, pizza da forno artigianale consuma un italiano all’anno? 60 chili.
E poi?
Anche 24 kg di pasta.
E poi?
E poi, per la fortuna di questo segmento industriale, non si stanca mai.
Piuttosto mangia leggermente meno, ma ricerca maggiore qualità nel prodotto, che non può per forza di cose essere unicamente proveniente dalla panetteria sotto casa. Dunque pane di provenienza industriale, ma ben fatto, con materie prime di eccellenza.
E poi?
E poi bisogna – e questo è il compito prioritario di chi possiede un bar o un ristorante – variare. Sempre e il più possibile. Non è un vezzo, ma una necessità indotta dal consumatore che non può più vedere nemmeno da lontano la classica ciabatta gommosa. È necessario evolvere.
Qualche esempio?
Perché non provare a introdurre il panino ai multicereali, lo zoccolino veneziano, il panino alle olive, il croissansandwich, il pane al farro…
Perché non variare le forme introducendo quella a cuore, i panini mignon, quelli tagliati a quadretti; perché non raccontare la tipologia di cottura (per esempio la baguette cotta nel forno a pietra), oppure gli ingredienti nel segno del salutismo (assenza di additivi, di conservanti; numero di ore di lievitazione).
Questo mondo è complesso, colorato, gustoso. E si moltiplica a dismisura se si aggiungono anche i sostitutivi del pane, come grissini e cracker, spesso usati in abbinamento e inseriti nel cestino del pane.
Più l’offerta sarà composita, più si darà al cliente l’idea della ricchezza e della cura del servizio. Si creerà in questo modo, grazie a un prodotto davvero umile, un’immagine di locale serio, attento a ogni particolare.
Pare che il famosissimo attore Burt Lancaster abbia un giorno affermato: “Io giudico un ristorante dal suo pane e dal suo caffè”.
Saresti pronto a lasciar giudicare il tuo locale da questi due prodotti?
Come pensi ne uscirebbe la tua reputazione? Accresciuta o diminuita?
Spesso dimentichiamo che le azioni più banali (un sorriso, tenere pulita la tovaglia, oppure il bagno) migliorano o peggiorano l’idea che abbiamo costruito del locale.
Dunque pane, ma pane buono, pane ricco, pane di qualità.
(per saperne di più, sfoglia il Catalogo Specialistico Solopane che trovi nella sezione Cataloghi di www.ristopiulombardia.it)