
Le coppie controcorrente
14 Febbraio 2018
Donatella Rampado – Dopo il 1968, il sesso senza inibizioni è stato traghettato in TV, nelle pubblicità, nei giornali. A distanza di 40 anni ci siamo talmente stufati di dover capire che un bel seno rappresenta la pubblicità di una sciarpa che il nuovo traguardo da superare, proposto dai reality, dalla pubblicità e dai vari servizi di informazione è quello dei transessuali, bisessuali, gay… usati a loro volta come veniva usata l’immagine femminile.
La maggior parte di noi si è tuttavia stufata della manipolazione culturale dei glutei e delle conversazioni scadente proposte dai mezzi di comunicazione.
Sembrerebbe, quindi, che la vera innovazione, il vero uscire dal coro sia oggi rappresentato dalla coppia solida e tranquilla. Il troppo storpia e si ritorna a frequentare quei luoghi che diventano nuovi e controcorrente, dove la gentilezza è una novità e la cameriera è di due taglie in più, ma dispensa sorrisi e buon umore.
Un ristorante deve sempre essere attento alle nuove mode: può decidere di seguirle, come fanno molti, ma avrà così un vantaggio limitato nel tempo: appena la moda cambia, e lui non se ne accorge, rischia di essere appunto come “fuori moda”. I costi per rincorrere la nuova tendenza del momento saranno sempre più elevati.
Oppure, può scegliere di crearsi un Brand così forte da essere inattaccabile. Da sempre mi occupo di Brand.
Un brand è la sensazione immediata che una persona ha riguardo a un prodotto, un servizio o un’azienda. Include pensieri, sensazioni, emozioni, intenzioni. è ciò che gli altri dicono che è. Se lo vogliamo interpretare per l’individuo, si parla di “SelfBrand”, concetto da me utilizzato e traghettato in Italia per spiegare come un concetto di marketing quale il Brand possa essere applicato alla persona. Il ristoratore, quindi, attraverso la propria persona, comunica anche il Brand del proprio ristorante. Non basta pensarlo e decidere quale potrebbe essere, un Brand va costruito con strategia e metodo, perchè sono i clienti che te lo affibbiano.
Tornando per un momento alle nostre coppie controcorrente, il ristoratore che desidera lavorare con loro ne deve conoscere i bisogni (anche quelli non espressi direttamente) e le richieste. Andare al ristorante, per le coppie, è un momento speciale di condivisione. Le coppie sanno per certo che senza cibo morirebbero e che senza un compagno la vita non varrebbe la pena di essere vissuta. Il ristoratore che desidera “catturare” le coppie nel suo locale deve tener conto dei seguenti punti:
- Preparare la tavola significa creare un ambiente per il cibo e la conversazione
- L’addobbo del locale deve creare un’atmosfera che non scomparirà, nel ricordo, all’uscita del locale
- La musica sarà gradevole e il volume non disturberà la conversazione
- Il cibo sarà ottimo e farà ricordare ciò che è stato detto e da chi, per sempre
Potrei dire che i nostri tre bisogni fondamentali sono cibo, sicurezza e amore; il buon ristoratore può contribuire a questi tre bisogni e rispettando le differenze di genere.
LUI | DECISIONE | LEI | DECISIONE |
CUCINA OTTIMA | TORNA | AMBIENTE ACCOGLIENTE | TORNA |
CARTA DEI VINI OTTIMA | TORNA | POCHI RUMORI | TORNA |
CAMERIERE EDUCATO | TORNA | PERSONALE GENTILE | TORNA |
SPAZIO PER GAMBE E LIBERTA’ DI MOVIMENTO | TORNA | PULIZIA NEI BAGNI | TORNA |
PORTATE SERVITE CONTEMPORANEAMENTE | TORNA | CAMERIERA NON CON ABITI SUCCINTI E PROVOCANTI | TORNA |
Come vedete, semplici regole di attenzione possono rendere senza grandi costi un locale speciale e piacevole da frequentare. La formazione del personale e la pulizia del locale dovrebbero essere storia passata e ormai data per scontata, ma purtroppo non è così. Tornando al Brand, eccovi un esempio concreto di cosa non lo è.
Milano, Corso Vittorio Emanuele (una delle vie più rinomate) durante l’ora di pranzo. Un cameriere grida: “Beatrice, chiama Mohammed e digli che è finita la carta da c.lo”. La signora vicino al cameriere diventa di color bordeaux. Mi alzo incuriosita e gentilmente le chiedo cosa sia successo e mi racconta: “Sono andata in toilette e mi sono accorta che mancava la carta igienica, mi è sembrato gentile avvisare…”. Le dico che ha fatto bene e l’accompagno alla cassa per protestare con il responsabile. La cassiera ci risponde che il responsabile non c’è e che comunque lei non può farci nulla perché i bagni vengono puliti solo una volta al giorno ed è questa la regola.
Ecco, se avete del personale formato a rispondere ai clienti in questo modo, la costruzione del vostro Brand finisce, citando il cameriere, “in carta da c..o”. Sì! Finisce proprio lì, nel bagno! Altro che Brand! La signora, la sottoscritta ed altre persone che non hanno trovato la battuta divertente – ricordiamo anche che il “servizio” viene pagato – non torneranno più in quel locale e contribuiranno, parlandone male, a creare un Brand o reputazione negativa.
In centro forse si ha la fortuna del grande passaggio di turisti, però desidero ricordarvi che sui blog si parla di qualunque locale: per questo vediamo tanti turisti che mangiano per strada senza entrare al ristorante. Non nascondiamoci dietro un dito pensando che mangino per strada perché non hanno soldi… non è vero.
Un proverbio cita che: “un cuore tranquillo è un perenne festino”.
Preparate:
1) ambienti accoglienti
2) una cucina che sia cibo per l’anima
3) personale formato e gentile
Queste tre semplici regole contribuiranno al vostro Brand e diventerete insostituibili e indimenticabili.
http://www.donatellarampado.com/