Impariamo dal signor Lavazza a vincere anche nella comunicazione
26 Marzo 2018
Giuseppe Arditi – Nelle scorse settimane, come riportano le riviste di settore dell’Horeca, Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo e console onorario della Repubblica della Colombia in Torino, si è recato nel Paese sudamericano, in un territorio nel quale dovrebbe, dopo la guerra, ripartire la coltivazione del caffè.
Questo viaggio è simbolico, importante, interessante da tantissimi punti di vista. Ed è uno strumento che serve a noi operatori per “studiare” il comportamento dei grandi player, e come sempre copiarlo in modo intelligente.
Cosa possiamo imparare?
Primo: raccontiamo quello che facciamo. Dobbiamo smetterla di pensare che alcune iniziative non siano rilevanti per i clienti o per la stampa, locale o nazionale. Non spetta a noi decidere l’importanza di una notizia, spetta agli addetti del settore e alla sensibilità delle persone.
Per cui: parliamo, spieghiamo, precisiamo perché abbiamo scelto questa marca di caffè, brioche, biscotti, dolciumi, birra, analcolico… scriviamolo sul menù, sui cartoncini del prezzo. Le persone amano sentirsi raccontare storie belle. Soprattutto, vogliono “spessore”, ossia vogliono sapere cosa c’è dietro a quello che consumano.
Secondo: muoviamoci. A stare chiusi nella nostra impresa non si migliora, non si impara, non si conoscono realtà diverse dalla nostra. Io stesso sono tantissime volte in giro, mi piace girare Paesi stranieri, osservare come, lontano da noi, interpretano il bar, la pausa pranzo, l’esposizione dei prodotti. Viaggiare e incontrare ci permettere di crescere culturalmente e di trovare soluzioni che sino a un secondo prima non avremmo nemmeno immaginato.
Terzo: costruiamo canali efficaci ed efficienti che ci mettano in contatto con la stampa, specie locale. Dedichiamo attenzione ai giornalisti, loro ne dedicheranno a noi. Ovviamente dobbiamo mettere in piedi attività e iniziative curiose, stravaganti, magari con un risvolto sociale: le notizie si genereranno quasi in automatico e il vostro locale crescerà in reputazione.
Vi lascio un consiglio da un milione di euro: più mostrate con convinzione di essere attenti alla vostra realtà (via, quartiere, zona, paese), più diventate riferimento per le persone che vi vivono e lavorano attorno, più il vostro locale assumerà importanza.
Si ritornerà, ne sono certo, finita la mania del grandissimo centro commerciale, a riappropriarsi del luogo in cui si vive: il bar sarà il centro, il fulcro della vita delle persone.
Occasione, questa, unica, non solo per “vendere”, ma anche per “coinvolgere” e aprire le porte.
Ti invito a seguire con costanza il blog GiuseppeArditi.com, sul quale parlo di trend dell’Horeca… e ti invito anche a lasciare il tuo commento, per me preziosissimo!
Un caro saluto da Jo