I 6 passi per far crescere la tua attività
17 Agosto 2018
Donatella Rampado
Ambiente circostante
Il manager accorto desidera sapere quali sono le sorprese che lo aspettano nel prossimo futuro e decide di evitarle.
Cose da fare: seguire l’andamento nazionale del mercato, del lavoro, dell’economia, della politica, della tecnologia; inoltre, è necessario verificare costantemente in Internet e di persona cosa fa la concorrenza vincente. Dall’analisi dei fatti nascono le relative strategie promozionali e di comunicazione.
Difficoltà possibili: non saper interpretare la visione d’insieme.
Arco temporale
Nel proprio settore, quali sono stati i punti deboli del passato? Con quale rapidità sono avvenuti? Che cosa ha funzionato bene nel presente?
Cose da fare: leggere riviste del settore, partecipare a fiere, a meeting del settore, andare in libreria, visitare biblioteche e seguire corsi di formazione per osservare meglio quello che ci circonda.
Difficoltà possibili: pensare di sapere già tutto. Pigrizia. Credere che essere aggiornati non serva.
Stakeholder
Gli stakeholder sono tutte le parti interessate alla vostra azienda. Queste entità influenzano direttamente o indirettamente la vostra attività.
Cose da fare: decidere chi può essere interessato al vostro sviluppo e coinvolgerlo. Solleticare un corretto interesse per ottenere sostegno, informazioni e alzare in questo modo il margine operativo.
Difficoltà possibili: credere ancora che gli altri si debbano adeguare ai vostri ritmi passivamente.
Gli scenari chiave
Preparare un sistema immunitario aziendale immaginando dei possibili scenari negativi e/o situazioni al limite dell’impossibile, che potrebbero minare la sopravvivenza dell’attività e per ognuna preparare un piano d’attacco.
Cose da fare: preparare un elenco di tutto quello che può succedere (il miglior collaboratore vi abbandona per la concorrenza, terremoto, crisi economica, mosca nel cibo, denuncia da parte di un cliente…). Per ogni scenario negativo che avete immaginato, preparate una strategia difensiva.
Difficoltà possibili: non aver previsto tutto e quindi non essere preparati.
Chi è dei nostri
I collaboratori eccellenti e che portano ricchezza vanno formati e motivati. Le famiglie dei collaboratori vanno coinvolte.
Cose da fare: periodicamente organizzare dei corsi di formazione di Customer Service e corsi tecnici. Le famiglie dei collaboratori vanno coinvolte almeno una volta l’anno.
Difficoltà possibili: ritenere che i soldi in formazione e coinvolgimento siano spesi male. Non riuscire a comprendere l’ampiezza di orizzonti che un collaboratore ben formato e motivato può apportare all’intero gruppo.
Ritorno al futuro
Partendo dall’assioma “Tutto cambia, solo chi non ha occhi o orecchi non si accorge dei mutamenti” (dal libro SelfBrand, fate di voi stessi un autentico Brand, edizione Franco Angeli). Dopo aver eseguito i punti chiave di cui sopra, vanno valutati gli aspetti positivi, negativi e le opportunità emerse. Siate pronti per ogni evenienza e quindi progettate il futuro stabilendo uno scenario ideale che vorreste raggiungere.
Cose da fare: stabilire una meta raggiungibile e scrivere tutti i passi per ottenerla. Definite esattamente chi fa che cosa e quando e monitorate costantemente gli obiettivi raggiunti.
Difficoltà possibili: non verificare che ogni passo sia eseguito correttamente e non stabilire una meta etica
Un’attenzione particolare va data al saper dare priorità. Saper dare delle priorità significa dare delle precedenze in base al merito o all’importanza. Quando si pensa che tutto sia importante, ecco che ci si ritrova con una montagna di cose da fare e con la sgradita sensazione che non si riesce a fare tutto e quindi si genera un senso di insoddisfazione generale e stanchezza. Il suggerimento utile in questi casi è prendere un foglio bianco e dividerlo in due, a sinistra si compila un elenco tipo lista della spesa delle cose che dovreste fare e a destra di ogni voce scrivete il grado di importanza mettendo dei parametri dove ad esempio il nr. 10 sta a indicare che quell’azione porterà risultati utili come ad esempio nuovi clienti ed il valore 1 potrebbe riferirsi a qualcosa che può essere spostato nel tempo come ad esempio cambiare il tessuto alle poltrone. Una volta evidenziate, le priorità vanno spalmate nell’arco di un mese facendo attenzione ad avere un massimo di cinque priorità giornaliere da portare a termine.
Suggerimenti:
– ogni giorno portare a termine cinque priorità
– resistere alla tentazione di fare altre cose che non portano a raggiungere gli obiettivi prefissati
– esercitarsi a non posticipare e a rispettare gli impegni assunti
– rigore nell’affrontare gli ostacoli
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