
Evviva le emoji
17 Luglio 2020
Oggi si festeggia la Giornata Mondiale delle Emoji. E allora auguri, belle faccine, che oggi ci aiutate a comunicare ai clienti non solo gli stati d’animo, ma anche le informazioni relative al nostro locale e al nostro business
L’uso delle emoji è solo apparentemente un gioco: ormai scrivere un messaggio senza una faccia o un “segno” significa rendere sterile e noiosa la comunicazione.
Come usarle al meglio?
Ecco qualche regola di marketing che ti può essere d’aiuto.
1 che personalità hai? Se sei una persona seria, poco incline alle battute, userai una sola emoji per concetto o per frase, magari alla fine. Le persone riconosceranno e apprezzeranno subito il tuo stile.
Se sei un esuberante, potrai inondare i messaggi di cuori, coppe, carte, montagne, sombreri… e tutti saranno felici di incontrare la tua spensieratezza.
2 quando non usarle mai: nelle comunicazioni ufficiali, nei rapporti con commercialista, Agenzia delle Entrate, con tutti coloro che non consideri amici né conoscenti. Usale poco nelle e-mail, mai nei testi scritti a mano.
3 quando usarle in abbondanza: sui Social, dunque sulla tua pagina Facebook o Instagram, sui gruppi di WhatsApp.
3 come usarle? Se raddoppi o triplichi il segno grafico rafforzi il concetto, ma togli anche serietà al messaggio che stai mandando.
3 è una cosa da giovani? Un tempo sì, ormai anche i cinquantenni possono usare le emoji senza alcun problema. Attenzione, però: molto spesso capita di ricevere messaggi con emoji completamente sbagliate. Se non sei certo del significato delle faccine, lascia perdere, potresti modificare il contenuto di ciò che stai scrivendo!
Come sempre accade, occorre padroneggiare lo strumento, prima di usarlo diffusamente. Piuttosto, prima fai le prove con i tuoi figli… e poi usa le faccine anche coi clienti!