
Dicono di noi: la parola a On the Road Cafè
12 Gennaio 2018
A colloquio con Silvia Barzaghi e Roberto Scardino, proprietari del locale On the Road Cafè, Inzago (MI).
Avete un locale molto particolare, vivace, moderno: ci racconta la vostra storia?
Io e mio marito abbiamo sempre avuto dei locali. Eravamo nella grande distribuzione, io come direttore di supermercati e lui come ispettore di una catena importante di salumeria, quando abbiamo deciso di avventurarci nell’imprenditoria aprendo un primo locale a Milano. Era un bar tavola fredda, l’abbiamo tenuto per otto anni, aperto sia di giorno sia sera, poi, abitando ad Inzago, abbiamo deciso di aprire lo stesso locale nel nostro paese. Questa occasione è arrivata in collaborazione con mio cugino che ha una stazione di servizio Esso molto grande, quindi dotata di un’area polivalente, dove poter fare un po’ di tutto. Così è nato un locale di 800 mq di nome On the Road.
Perché questo nome?
Inanzitutto perchè si trova sulla provinciale, poi perché il precedente locale si chiamava con lo stesso nome e ci ha portato molta fortuna. È un locale aperto dalle 7 del mattino fino alle 2 di notte. Partiamo con le colazioni, poi ci occupiamo dei pranzi di lavoro o con menù alla carta, infine facciamo anche pizzeria e paninoteca. Da noi viene sia l’impiegato con i ticket sia l’azienda con i propri clienti/dirigenti. Alla domenica offriamo il “breakfast domenicale”, proponendo a vassoio una colazione combinata per chi non ha voglia di cucinare, per chi ama uscire e gustare… una cascata di spremute, toast, brioches salate, fette biscottate, marmellata, burro. Nel pomeriggio si apre l’ora dell’aperitivo, molto partecipato e sentito, soprattutto nel fine settimana. Alla domenica abbiamo un buffet che ospita anche 200/300 persone, arriviamo fino a 500 consumazioni in un’ora e mezza. Dopo l’aperitivo è possibile cenare con il menù alla carta e la pizzeria. Durante il periodo estivo abbiamo anche uno spazio con il palco all’aperto molto grande (capienza di circa 200/250 persone), disponibile per concerti, cabaret e spettacoli dal vivo, palestre che fanno saggi, esibizioni di deejay, il tutto fino ad arrivare alle 2 di notte.
Come promuovete la vostra attività?
Abbiamo una pagina Facebook molto attiva. Invitiamo spesso i ragazzi dell’agenzia web, alla quale abbiamo dato in gestione la nostra pagina, a vedere e fotografare i nostri eventi. Inoltre facciamo molte promozioni per farci conoscere, così un po’ di persone approfittano delle nostre offerte e poi ci pubblicizzano a loro volta.
Qual è il suo ruolo, Silvia?
Io gestisco – e sono sempre presente – le fasce principali, ovvero pranzo e cena. Il successo del nostro locale, credo dipenda proprio da questa partecipazione. Inoltre, io e mio marito siamo molto curiosi, spesso andiamo in giro a vedere cosa fanno gli altri ristoratori. In questo mestiere da inventare c’è ben poco, bisogna guardare quello che fanno i più bravi, oltre ovviamente a stare sempre attenti a cosa ama il cliente, dando infine quel valore aggiunto che la clientela ormai ci riconosce, cioè l’accoglienza, la cortesia e la professionalità. Inoltre, poniamo molta attenzione nel motivare il personale, facendo conoscere i piatti che poi dovranno proporre. Siamo anche particolarmente sensibili alle esigenze di vegani, intolleranti, vegetariani, celiaci.
Il rapporto con Ristopiù Lombardia quando nasce? Come si è sviluppato nel tempo?
È tanto tempo che ci serviamo da Ristopiù Lombardia, solo in questo locale sono ormai 12 anni. Abbiamo incominciato con le colazioni, ampliando poi via via la gamma dei prodotti, a volte anche diminuendo – raramente – quando il servizio non era dei migliori. In ogni caso, ci piace molto l’azienda, che è parecchio attiva anche sul versante dei corsi di formazione. Anzi, ci spiace non poter partecipare quanto vorremmo, perché siamo molto impegnati. Spesso siamo invitati alle presentazioni dei prodotti, differenti sono gli assaggi per farci conoscere le materie prime e molte volte vengono anche consigliate ricette gustose. Le proposte per i primi piatti, per esempio, sono sempre molto curiose, come i ravioli di patate viola. Quando un’azienda pone grande cura nella divulgazione, significa che è attenta e coinvolgente.
Testo liberamente tratto da “Dicono di noi – Storie e testimonianze delle persone per noi più care: i nostri clienti. Racconti di lavoro insieme, in 20 anni di Ristopiù”, a cura di Paola Santini e Giuseppe Arditi
Strada Padana Superiore, 1 – 20065 Inzago (MI) – www.ontheroadcafe.it
(foto tratta da http://www.ontheroadcafe.it/gallery.php)