Dove sono finiti i vini dolci da fine pasto?

Perché il prestigioso moscato non accompagna più le torte e i dolci in generale?

Perché il Brachetto non esce dai confini dell’Italia del nord?

Perché, in sostanza, tutti ritengono che solamente bollicine non dolci abbiano sufficiente dignità per concludere alla grande una festa, un evento, un pranzo o una cena?

È solo una questione di moda?

O dipende dai produttori, più interessati a spingere una referenza piuttosto che un’altra?

E se dipendesse dagli chef?

O peggio ancora dai food blogger?

Indipendentemente dal motivo, il valore dei vini dolci e passiti resta inalterato. E su questi prodotti si può lavorare per agganciare il gradimento dei clienti. Senza pensare di far passare sempre il prosecco come il “top”, unico e indispensabile.

Per inserire queste referenze nella propria carta dei vini è necessario lavorare in modo accurato, in modo che l’offerta sia di livello e in linea con la tipologia di dolce che si vuole servire (altrimenti sì che si combina un guaio proprio ai danni dei vini dolci).

In aiuto arriva, lunedì 19 novembre, il Percorso di Degustazione Vino organizzato dall’Academy Ristopiù.

Il corso, che si tiene presso la sede dell’azienda, dalle 9,30 alle 11,30, oppure dalle 15 alle 17, richiede un investimento di 40 euro. È invece gratuito per i possessori della Risto Quality Card.

Ristopiù mette anche a disposizione, per coloro che non potessero partecipare, il catalogo specialistico RistoWine&Co, che si può sfogliare on line cliccando su www.ristopiulombardia.it alla sezione “Sfoglia i nostri cataloghi!”.

Per rendere la lettura semplice e agevole, di tutti i vini viene indicata la provenienza regionale. Inoltre, di ogni bottiglia viene precisato il vitigno, il grado alcolico, la dimensione della bottiglia e il codice prodotto. Le referenze possono essere acquistate direttamente on line, sempre sul sito Ristopiù.

Per confermare la propria presenza al corso del 19 novembre è possibile contattare il Service Center al numero verde 800078844.